Come si guarda il vino - Dacastello Vini Pregiati

Come si guarda il vino

La cerimonia degustativa con Dacastello Vini Pregiati

1. La Vista

Prima fase nella degustazione di un vino, l’esame visivo ci fornisce una serie di elementi sul vino che ci apprestiamo ad assaggiare.

E se come diceva Marco Aurelio, Tutto ciò che sentiamo è un’opinione, non la realtà, e tutto ciò che vediamo è una prospettiva, non la verità. La vista è senza dubbio il senso più sviluppato nell’uomo.

Le cerimonia degustativa si apre dunque con l’osservazione del vino che dalla bottiglia, fluido e vivace, raggiunge il bicchiere per riempirlo fino a un terzo del volume.

Quindi prendiamo il bicchiere stringendo lo stelo tra l’indice e il pollice, lo solleviamo a livello degli occhi e lo osserviamo in controluce per apprezzarne la limpidezza.

Per cogliere le nuance del colore e i suoi riflessi, incliniamo il bicchiere su un fondo bianco. La tovaglia in lino di un ristorante tra le vigne sarebbe l’ideale, ma il muro della cucina sarà perfetto.

Pinot Grigio delle Venezie Dacastello

Infine facciamo lentamente roteare il vino nel bicchiere per osservare gli archetti che si disegnano sul cristallo. Anche in questo caso, l’ideale sarebbe degustare il vino, un Pinot Grigio delle Venezie D.O.C. Dacastello per esempio, in calici di cristallo Bormioli, ma dei comuni calici faranno benissimo al caso nostro.

La luce che riflette sul vino mette in evidenza la limpidezza, la trasparenza e la vivacità del colore.

Ma veniamo ai fatti. Il Pinot Grigio delle Venezie D.O.C. Dacastello è un buon esempio.

Vitigno nobile ed internazionale, il Pinot Grigio è un bianco fresco ed interessante.
Il suo nome deriva dal francese, pin, pino, in relazione alla forma del grappolo d’uva di Pinot, che ricorda la pigna.
Il Pinot Grigio delle Venezie D.O.C. Dacastello è limpido e luminoso,  giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli.

In questo caso, l’esame visivo apre la strada alle successive fasi della degustazione in cui si potrà notare il leggero aroma di ginestra con un sottofondo fresco ed erbaceo, e, dulcis in fundo, un corpo fresco ed esile di acidità.

« Ciò che si vede dipende da come si guarda. Poiché l’osservare non è solo un ricevere, uno svelare, ma al tempo stesso un atto creativo ». Søren Kierkegaard