
Poke Bowl e Vermentino Cambara Dacastello. L’acoppiata del momento.
L’autunno, con le prime nebbie e il cielo grigio si associa normalmente a cibi riconfortanti come le caldarroste, i funghi, i vini rossi…
Ma negli ultimi anni, in Italia e non solo, con l’arrivo della stagione fredda si è imposta una nuova tendenza. Lo vediamo nella moda, con l’imporsi di tinte sgargianti, nella scelta delle destinazioni turistiche, e nelle abitudini enogastronomiche. La voglia di colore ed evasione, il desiderio di prolungare le vacanze, si impone.
L’esempio più eclatante di questo fenomeno? L’abbinamento più in voga del momento: Poke Bowl e Vermentino.
Sebbene considerato normalmente un vino estivo, il Vermentino si presta bene ad una consumazione tutto l’anno.
Sapido e fragrante, dalle sfumature floreali e dalle note di frutti gialli, è un bianco che trova facilmente il suo posto a tavola.
Ed è probabilmente grazie alla sua versatilità e immediatezza che il Vermentino si è imposto come vino favorito accanto al piatto che si è imposto negli ultimi tempi: Il Poke Bowl.
Nel 2022, Just Eat, app leader nel settore degli ordini online, ha registrato oltre 298.000 kg di ordinazioni di Poke Bowl.
Le ragioni sono evidenti: è leggero, nutriente, colorato, esotico e soprattutto componibile a seconda dei gusti.
Il concetto è semplicissimo. Una ciotola di riso sulla quale si combinano ingredienti vari: pesce fresco, crostacei, pollo, cipolle, ingredienti esotici che richiamano il sole caldo delle Hawaii come mango, avocado, mais, carote, cetrioli… Ciascuno è libero di sbizzarrirsi per creare la propria ciotola ideale.
Tra gli ingredienti maggiormente scelti, il salmone si conferma in testa, con oltre 32.000 kg, seguono il tonno (5.100 kg) e il gambero(870 kg).
Un piatto dalle origini antiche
Risale alla tradizione dei pescatori hawaiani i quali, dopo essere tornati dalla pesca, svisceravano il pesce, toglievano lische e pelle, lo tagliavano a cubetti (poke, significa infatti tagliato a pezzettini), lo condivano con del sale marino, alghe fresche, e lo consumavano crudo.
In seguito, quando i giapponesi sono sbarcati sull’isola intorno al 1800 hanno portato i tre ingredienti di base della loro tradizione: la salsa di soia, l’olio di sesamo e il tonno. I californiani più tardi, soprattutto i surfer che si nutrivano e con piatti sani e veloci, hanno cominciato a consumarlo in grandi ciotole (bowl) e diffonderlo oltre i confini.
Ed è così che questa insalata semplicissima, nata da piatto povero preparato con ingredienti essenziali, è diventata una base della cucina locale che oggi si trova in ogni negozio o bottega delle Hawaii confezionata in vaschette da asporto.
Le Ragioni della Poke Mania
E’ Versatile. Ciascuno può comporre il proprio Poke Bowl assecondando la voglia del momento. Si potrebbe mangiare un Poke Bowl ogni giorno della settimana variando quotidianamente gli accostamenti.
E’ leggero e nutriente. Più ricco di una semplice insalata e più leggero di un primo o un secondo, è un perfetto compromesso per sentirsi in forma e pieni di energia.
E’ rapido ma gratificante. Perfetto per la pausa pranzo in ufficio o buona soluzione dopo un cinema, l’attesa per la preparazione è rapida e non c’è attesa tra due portate. E’ più appagante e nutriente che un toast o un’insalata di riso classica.
Anche l’occhio vuole la sua parte. Il Poke Bowl è bellissimo, colorato, si mangia con le bacchette. Una semplice ciotola può farci viaggiare con la fantasia.
La ricetta del Poke Bowl è semplice come un Aloha
Solitamente il Poke Bowl si mangia fuori, negli ultimi tempi sta però crescendo anche la consumazione domestica grazie al suo carattere conviviale e creativo.
Niente di più semplice che preparare un Poke Bowl.
Tagliare a cubetti del pesce fresco come il tonno, il salmone o il polipo.
Farlo marinare per 15 minuti in una salsa di soia, olio di sesamo e grani di sesamo.
Preparare le verdure o i frutti preferiti come mango, avocado, mais, carote, cetrioli, sedano, edamame… Tutto crudo naturalmente.
Tritare finemente delle cipolle fresche.
Lessare il riso, delizioso anche quello Venere.
E comporre il Poke Bowl: il riso alla base e ricoprire con pesce e verdure crude.
Condire con salse a piacere, generalmente salsa di soia, salata o dolce.
Un’alternativa, per una cena tra amici, è riempire diverse ciotole con i vari ingredienti e lasciare che ciascuno componga a piacere il proprio Poke Bowl.
Non solo un piatto estivo
Nonostante sia naturale associare il poke bowl a una scelta estiva e fresca, le statistiche dimostrano a sorpresa che nel 2021 i mesi di ottobre, novembre e dicembre sono quelli in cui ha registrato maggiori consumi, soprattutto nel fine settimana.
Perchè il Vermentino accompagna al meglio il Poke Bowl?
Indipendentemente dalla scelta dei vari ingredienti, alcune caratteristiche gustative prevalgono nel Poke Bowl:
- La tendenza al dolce data dal riso.
- La grassezza del pesce crudo, specialmente nel caso del salmone che dà una sensazione di pastosità.
- La leggera acidità dei frutti esotici che controbilancia e sgrassa gli altri sapori.
Considerando tali criteri di base, i vini che meglio si prestano per accompagnare il Poke Bowl sono quelli profumati, leggermente fruttati, morbidi, con una buona sinergia tra freschezza e sapidità, caratteristiche che sono racchiuse nel Vermentino, soprattutto nel Vermentino Terre Siciliane.
VERMENTINO TERRE SICILIANE I.G.P. DACASTELLO
Il Vermentino Terre Siciliane Dacastello cresce su terreni a medio impasto e argillosi, ha una densità d’impianto di 4.500 – 5.000 piante/ha. Le sue uve vengono raccolte tra l’ultima settimana di agosto e la prima decade di settembre, a seconda delle annate.
Intenso, floreale e fruttato, al palato è fine, secco, sapido e armonico.
Eco di coste rocciose e salso, lode alla macchia mediterranea con il suo profumo di timo e agrumi, il Vermentino Terre Siciliane I.G.P. Dacastello è il vino del mare.
Una Curiosità: L’origine del nome del Vermentino Cambara Dacastello