Vini dell’Alto Adige: un mosaico di eccellenze - Dacastello Vini Pregiati

Vini dell’Alto Adige: un mosaico di eccellenze

Partiamo insieme alla scoperta dei vini altoatesini. Ricchi di carattere e testimoni di una storia millenaria, negli ultimi anni si sono a buon titolo guadagnati la stima degli intenditori.

Alpi e Mediterraneo s’incontrano nel bicchiere

L’Alto Adige è una delle zone di produzione vinicola più piccole d’Italia, ma senza dubbio una delle più variegate. Il clima mite alpino-continentale con oltre 300 giorni di sole all’anno, la giusta quantità di precipitazioni, una varietà di terroir straordinaria, l’esperienza e la passione e dei vignaioli, sono gli ingredienti che rendono questo spicchio d’Italia così ricco di risorse e biodiversità.

La catena alpina protegge la regione dalle correnti del nord, lasciando spazio ai venti caldi e umidi provenienti dal lago di Garda e dal Mediterraneo. Ciò ha creato le condizioni climatiche ideali per favorire una viticoltura fatta di mille sfaccettature, che vede la presenza di una straordinaria gamma di vini rossi e bianchi, sia autoctoni che internazionali.

La varietà paesaggistica, le peculiari caratteristiche geologiche e una composizione del suolo estremamente variabile nell’arco di poche centinaia di metri contribuiscono a rendere i vini altoatesini unici e riconoscibili nel panorama enologico italiano.

Grazie al microclima così variegato, è facile intuire quali potenzialità racchiudano questi territori: alle quote medio-alte crescono vitigni come il Pinot bianco, il Sauvignon blanc o il Pinot nero, mentre nei fondivalle i vitigni a maturazione più tardiva, come Lagrein, Merlot e Cabernet. Ogni vitigno ha insomma trovato dimora nelle aree più adatte per altitudine, esposizione, suolo e clima: ciò si riflette naturalmente nella massima espressione organolettica e qualitativa.

Grandi bianchi e rossi ricchi di potenziale

Due sono i vitigni autoctoni dell’Alto Adige: Lagrein e Schiava. Accanto ad essi, nel tempo hanno trovato terreno fertile (è il caso di dirlo!) una moltitudine di vitigni internazionali, sia rossi che bianchi: le varietà bordolesi come Cabernet, Merlot e Sauvignon, accanto a quelle borgognone (Pinot) e renane (Riesling, Sylvaner e Traminer aromatico).

Pioniere di questa rivoluzione è l’arciduca Giovanni d’Austria. Questo nobile appassionato di vino, agli inizi del XIX secolo decise di impiantare sul territorio nuove varietà come il Riesling e i vitigni della Borgogna, gettando le basi per la variegata costellazione di vini che ancora oggi contraddistingue l’Alto Adige.

L’apertura di nuove vie di comunicazione e il progressivo affinamento delle tecniche di vinificazione sono gli altri due fattori fondamentali che hanno contribuito alla crescita della viticoltura altoatesina.

A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso si sono creati i presupposti per una costante evoluzione nel segno della qualità, grazie alla valorizzazione dei cru, all’abbattimento delle rese e all’impiego di tecnologie all’avanguardia. Il frutto di questo impegno è suggellato dal primato di cui l’Alto Adige può fregiarsi: si tratta infatti della regione italiana che presenta la più vasta estensione di superficie coltivata tutelata dal disciplinare D.O.C.

Oggi i bianchi altoatesini sono ai primi posti tra i vini d’eccellenza italiani, apprezzati dalla critica grazie alle intense note minerali, alla buona acidità e freschezza e alla profondità del bouquet olfattivo. I vitigni rossi internazionali, ormai perfettamente ambientati nel territorio, danno vita a vini di carattere dai tannini ben presenti ma eleganti, con risultati molto interessanti sia nelle tipologie più leggere e fruttate che in quelle più strutturate e corpose, che si stanno imponendo sempre più sulla scena internazionale.

Törggelen: tre nuove etichette per palati curiosi

In assoluta armonia con il territorio e la tradizione enologica altoatesina, tre nuovi vini integrano la nostra collezione Le Clivie.

Sauvignon Südtirol Alto Adige D.O.C. Törggelen
Pinot Grigio Südtirol Alto Adige D.O.C. Törggelen
Merlot Südtirol Alto Adige D.O.C. Törggelen

La linea Törggelen (dal termine latino che indica la pressa per l’uva) rende omaggio alle feste per la pigiatura dell’uva, antica usanza contadina oggi festeggiata nelle cantine e osterie della regione.

L’origine di tale tradizione affonda le radici nei raduni festosi organizzati dai contadini al termine della vendemmia, per assaggiare insieme il vino nuovo nel calore della Stube, accompagnandolo con canti e buon cibo. Oggi il rito si è “evoluto”: da inizio ottobre a fine novembre i masi tipici e le trattorie accolgono i visitatori offrendo loro le specialità della cucina altoatesina: “Schlutzkrapfen”, canederli, speck, caldarroste e dolci tradizionali, da accompagnare con un bicchiere di vino nuovo.

Vini dell'Alto Adige - Dacastello

Sauvignon Alto Adige D.O.C.
Fine e gradevolmente aromatico, si contraddistingue per il bouquet vegetale ed erbaceo, mitigato dalla sfumatura minerale che il vitigno acquista nel terroir altoatesino. Si sposa perfettamente con piatti vegetariani, formaggi di capra e pesce azzurro.

Pinot grigio Alto Adige D.O.C.
Nasce da vigneti situati a 400 m sul livello del mare, su terreni alluvionali e detritici nel cuore della Strada del Vino. È un vino fresco e fragrante, in cui spiccano note di pera e mela. Ideale in abbinamento ai piatti tipici della regione, ma si presta anche a matrimoni inconsueti con piatti a base di pesce e crostacei d’ispirazione esotica.

Merlot Alto Adige D.O.C.
Vino rotondo e armonico, dal caratteristico aroma di ciliegia selvatica e ribes che lo rendono il bordolese fruttato dell’Alto Adige per eccellenza. Da provare con selvaggina, gulasch o cotoletta alla viennese. Ideale anche con zuppe, canederli, risotti e formaggi stagionati.